Schiaffi e pugni alla pancia | Racconto shock dell’arbitro di Serie A: costretto ad andare all’ospedale

Schiaffi e pugni alla pancia | Racconto shock dell’arbitro di Serie A: costretto ad andare all’ospedale

Il racconto shock dell'arbitro di Serie A (Lapresse, Ternana News)

Una scena da Far West sul campo da calcio: l’arbitro di Serie A racconta, ancora scosso, l’episodio che lo ha visto suo malgrado protagonista.

Il lato marcio e più triste del calcio. Purtroppo ancora oggi ci ritroviamo a fare i conti con delle scene che mai si dovrebbero vedere sul rettangolo verde, così come in qualsiasi altro sport amatoriale o professionistico che sia.

Le aggressioni agli arbitri, purtroppo, continuano a essere tante, specialmente a livello dilettantistico quando l’eco mediatico è meno forte rispetto a quello che invece si avrebbe in Serie A o comunque nei campionati professionistici.

L’ultimo triste episodio ha avuto come vittima un giovane arbitro di 30 anni, Edoardo Cavalieri di Civitavecchia, aggredito durante un match di III categoria nel Lazio, Corchiano-Celere. Il ragazzo è finito in ospedale con una prognosi di 30 giorni dopo l’aggressione subita. Per protesta nel prossimo weekend il calcio nel Lazio si fermerà: dall’Eccellenza all’Under 14, una settimana di stop in segno di protesta.

Un triste episodio, quello subito dal giovane direttore di gara, che purtroppo fa registrare diversi precedenti: anche un attuale arbitro di Serie A ha voluto raccontare un episodio che lo ha visto suo malgrado protagonista.

La testimonianza dell’arbitro di Serie A

Rischiai uno schiaffo, Eccellenza campana, a Saviano. Ma in quell’occasione, uno dei miei due assistenti fu colpito da un calcio in pancia, lo portammo in ospedale per problemi alla milza”, racconta Marco Guida, uno degli arbitri della nostra Serie A, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

“Come ho superato quell’episodio? Pensando che quanto accaduto era figlio dell’ignoranza e l’ignoranza non poteva fermare la mia passione”, ha proseguito Guida, ancora scosso nel ricordo di quanto accaduto tanti anni fa.

La solidarietà degli arbitri di Serie A al giovane collega
La solidarietà degli arbitri di Serie A al giovane collega (Lapresse, Ternana News)

Sì allo sciopero del calcio

L’attuale arbitro di Serie A commenta quanto accaduto al giovane collega nel Lazio: “Sciopero del calcio nel Lazio dopo l’aggressione a Cavalieri? Hanno tutta la solidarietà del mondo dell’AIA, oggi ancora di più. E voglio dire a tutti quei ragazzi che, ovunque, si trovano alle prese con una violenza perpetrata ai loro danni, che la CAN, tutta la CAN, è al loro fianco e a fianco del CRA Lazio”.

Marco Guida svela poi alcune iniziative che gli arbitri del nostro calcio adotteranno nel prossimo weekend, proprio in segno di vicinanza: “Scenderemo in campo con un segno nero sotto gli occhi, la testimonianza della vicinanza degli arbitri di vertice alla base. Quanto accaduto va combattuto a livello sistemico, è il sistema calcio che deve trovare, insieme, le armi per battere un fenomeno odioso come questo”, ha concluso visibilmente amareggiato.