Squalifica Sinner per doping, arriva l’annuncio ufficiale | C’è solo rabbia
Continua a tenere banco la vicenda doping per Sinner: le parole non fanno altro che aumentare la rabbia.
Un 2024 da incorniciare che lo ha portato a diventare il numero uno al mondo del circuito ATP e un 2025 nel quale Jannik Sinner è chiamato a confermarsi a livelli altissimi.
Ma il tennista italiano, oltre alle vicende strettamente di campo, ha iniziato il nuovo anno con il peso del ricorso al Tas presentato dalla Wada relativamente al caso Clostebol.
Sinner, ricordiamo, è stato inizialmente scagionato da ogni accusa, ma la sentenza non è stata gradita dall’Agenzia Mondiale Antidoping che ha deciso di presentare ricorso al Tas.
Una vicenda che in molti definiscono davvero poco chiara, intravedendo il tentativo di destabilizzare la tranquillità di Sinner, ovviamente molto turbato vista la possibile lunga squalifica che pende sulla sua testa.
“Questa vicenda puzza”
Ed è proprio in merito al ricorso presentato al Tas dalla Wada contro l’assoluzione di Jannik Sinner, che molti campioni del tennis – del presente e del passato – stanno prendendo posizione. Parole che fanno discutere sono quelle rilasciate da Martina Navratilova, una leggenda vivente del tennis vincitrice di 59 tornei del Grande Slam (18 in singolare).
“Non sarò molto diplomatica sull’argomento e vi dico che tutto questo puzza. L’intero sistema va fatto saltare in aria e bisogna ricominciare da zero. In questo momento la Wada è sotto osservazione per quello che ha fatto con gli atleti cinesi, anzi sarebbe meglio dire quello che non ha fatto (il riferimento è per i 23 nuotatori cinesi non squalificati, ndr)”, le parole della Navratilova, rilasciate nel corso della trasmissione televisiva TC Live.
Dalla parte di Sinner
La Navratilova si schiera apertamente dalla parte di Sinner. Parole nette e destinate a far discutere: “I casi di Sinner e della Swiatek non hanno nulla a che fare con il doping. Invece di provare davvero a trovare chi imbroglia, ci concentriamo su creme da massaggio o su una pillola per dormire, presa per cinque anni e che ora è risultata contaminata”, le sue affermazioni.
“Ormai il concetto è che gli atleti siano colpevoli finché non dimostrano la loro innocenza. Sinner pensava che il suo caso fosse concluso e ora si trova a fare i conti con un appello. Ma perché? È una cosa che non capisco. Ma credo che su questo caso ci sia da fare chiarezza al più presto”, ha concluso la tennista di origini ceche. Il Tas ha stabilito che l’udienza per il ricorso della Wada contro l’assoluzione di Jannick Sinner per il caso Clostebol si terrà il 16 e il 17 aprile 2025.