“Tutta colpa della cocaina” | Incubo Milan, carriera rovinata sul più bello: dolore infinito

“Tutta colpa della cocaina” | Incubo Milan, carriera rovinata sul più bello: dolore infinito

Carriera rovinata per via della cocaina - TernanaNews.it (Foto LaPresse)

Una carriera calcistica rovinata per via della cocaina, incubo Milan e per i tifosi rossoneri: tutto rovinato

Una carriera rovinata proprio sul più bello. Gli infortuni o la sfortuna, in questa vicenda, non c’entrano assolutamente nulla. Il calciatore anzi, ex calciatore, si è diretto in una direzione sbagliatissima che lo ha portato alla droga.

Ed, inevitabilmente, ad una squalifica che lo ha condannato calcisticamente. Tutto per colpa della cocaina. I presupposti per diventare un calciatore importante li aveva eccome. Negli anni ’90 non si parlava altro se non di lui e del suo potenziale.

Il Milan ci ha creduto, ma qualcosa è andato storto. Fino a quando non sono state prese strade diverse. C’è addirittura chi affermava che fosse migliore di un certo Gianluigi Buffon, uno che qualcosa nella sua carriera calcistica l’ha vinta eccome.

Ed invece si ricordano di lui per l’assunzione di cocaina e della squalifica che lo ha portato per anni lontano dal mondo del calcio. Adesso cerca di ripartire. Il suo sogno, infatti, è quello di ritornare di nuovo in Serie A, ma come preparatore dei portieri.

Tutta colpa della cocaina, dinanzi a lui aveva una carriera da urlo

Nella stagione 96-97 era stato schierato come titolare, fino a quando il suo posto non venne preso nuovamente da Sebastiano Rossi. I rossoneri ci credevano molto in Angelo Pagotto, ma qualcosa è andato storto. Anche se l’episodio più grave, che lo ha visto protagonista, è stato nel 2007 quando venne squalificato per ben 8 anni dopo essere risultato positivo alla cocaina. Ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘.

Il tutto ha avuto inizio quando militava nel Crotone. Nella città calabrese, però, ha conosciuto persone che si sono rivelate negative e brutte nella sua vita. Le stesse a cui non ha saputo assolutamente dire di no. Queste le sue parole: “La droga mi distaccava dalla realtà. Credevo che risolvesse i problemi, ma non era così. Ne sono stato dipendente per tre anni e ho sofferto di depressione. Per sei mesi non mi sono alzato dal divano, prendo ancora gli psicofarmaci. Ho provato a smettere diverse volte, non ci sono mai riuscito”.

Pagotto e la cocaina
La rivelazione di Angelo Pagotto – TernanaNews.it (Foto LaPresse)

Tutta colpa della cocaina, poteva diventare migliore di Buffon

Nel ’96 vinse l’Europeo Under 21 con la nazionale azzurra. In molti pensavano che potesse diventare addirittura migliore di Buffon. Ma non è andata esattamente così. Se potesse tornare indietro, però, non firmerebbe per il Milan: “Era troppo per me. Sarei dovuto restare alla Samp. Fu colpa del mio procuratore. Era sbagliato essere andato lì, ma anche lasciarlo subito. Dovevo rimanere, come fece Ambrosini, poi diventato capitano”.

In quel di Milano ricorda altri aneddoti: “Ho guadagnato 350 milioni di lire, ancora oggi non so dove li ho spesi. Cene con gli amici, regali… con quei soldi a quest’ora avrei 6 case. Sperperavo 40 milioni al mese, oggi mi sputerei in faccia”. Attualmente Pagotto vive nelle colline fiorentine con la sua terza moglie. Allena i portieri del Prato, in Serie D, ma sogna di poter ritornare in Serie A con questo ruolo.