Un anno di stop, clamoroso Sinner | L’annuncio gela il mondo del Tennis
Annuncio shock che coinvolge in prima persona il numero uno al mondo ma che potrebbe avere ripercussioni su tutto il Circuito.
La notizia è di quelle che gelano i polsi e lasciano letteralmente di stucco. Impegnato nell’Australian Open, primo Slam della stagione che si disputa a Merlbourne, Jannik Sinner è chiamato a fare i conti con una vicenda che rischia di compromettere per sempre la sua carriera.
Il 2024, ricordiamo, è stato un anno straordinario per il tennista italiano: una serie di successi uno dietro l’altro lo hanno portato a scalare il ranking ATP fino a diventare il numero uno al mondo.
Unico neo di un’annata da incorniciare è stato l’ormai famoso caso Clostebol, con Sinner che ricordiamo è stato inizialmente scagionato da tutte le accuse, prima che la Wada presentasse ricorso contro la decisione al Tas.
Ed è proprio in merito all’esito di questo ricorso che hanno una vera e propria doccia gelata per Jannik Sinner e tutto il circuito tennistico mondiale.
Almeno un anno di stop
Breve recap necessario. Sinner era stato scagionato nell’agosto scorso in merito alla vicenda Clostebol dal Tribunale Indipendente: ma con il ricorso presentato dalla Wada gli scenari potrebbero cambiare. Se Sinner perdesse il ricorso, infatti, andrebbe incontro a sanzioni pesantissime. A turbare Sinner ci sono gli scenari elencati della CEO dell’ITIA (l’agenzia antidoping interna al tennis) Karen Moorhouse nell’intervista riportata da ‘Il Giornale’ e rilasciata a tennis365.com: parole che fanno tremare il tennista italiano.
“A differenza del caso di Iga Swiatek nel quale parliamo di un prodotto contaminato, in quello di Jannik Sinner non possiamo dire lo stesso. Questo perché il Trofodermin usato dal fisioterapista per curarsi il dito conteneva un principio attivo dopante. Per questo non possiamo parlare di prodotto contaminato e le regole stabiliscono che in caso di colpa e negligenza si vada da un minimo di un anno a un massimo di due di squalifica, in quanto è già stata accertata la non volontarietà dell’assimilazione della sostanza da parte del numero 1 del mondo”.
Sinner ha delle colpe?
La CEO dell’ITIA ha poi proseguito: “Se si risulta positivi a una sostanza vietata come quella di Sinner, il punto di partenza per una possibile squalifica è di quattro anni. Se si può dimostrare che ciò non sia stato intenzionale, la pena si riduce a due. In caso di nessuna colpa o negligenza significativa si può arrivare al minimo di 12 mesi”.
“Il Tribunale di primo grado aveva ritenuto che Sinner non avesse nessuna colpa o negligenza. Per quanto ho compreso, la WADA contesta esattamente questo, ritenendo cioè che vi sia una colpa, appellandosi all’articolo del regolamento che parla di “nessuna colpa o negligenza significativa”’, conclude Karen Moorhouse. Parole che spaventano e non poco Sinner.