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Ternana Time: Mammarella: “E’ il mio ultimo anno da giocatore” – VIDEO

"Sono a fine carriera e se posso dare un consiglio ai più giovani lo faccio senza problemi. Devo rispettare una promessa fatta al direttore Leone quando arrivato. Due anni e poi lo avrei lasciato libero di prendere altre decisioni, di guardare altrove. Anche però i dolori che mi porto a casa tutti i giorni iniziano ad essere tanti": parole di Carlo Mammarella, intervenuto ieri sera a Ternana Time

La Ternana ha fatto partenze importanti in tutti i campionati di C. Non è molta la differenza di punti con le partenze di De Canio e Gallo. Viste da dentro c’è qualche differenza tra questa Ternana e quella dello scorso anno? È ancora troppo presto per rimarcare differenze?

“A prescindere dai numeri che sono importanti ma siamo alla nona giornata. Vedo tanta voglia nella squadra di seguire l’allenatore. Inoltre dal punto di vista mentale è come se in ognuno di noi si fosse risvegliato qualcosa che prima magari viaggiava su una strada piatta. Si capisce dagli occhi dei ragazzi, anche prima di entrare dal campo. Sono sensazioni che si hanno dall’interno. A prescindere dai punti conquistati mi piace l’aspetto caratteriale della squadra. Sappiamo di avere un potenziale e cerchiamo di metterlo in campo se non per tutti i 90’ per buona parte di essi. E quando lo  facciamo ho la sensazione che se vogliamo far male all'avversario ce la facciamo”.

Questa sensazione l’avevi anche l’anno scorso?

“Io sono sempre stato lo stesso giocatore. Ad inizio anno ha fatto un bellissimo esempio il mister in una conferenza stampa quando disse che un anno cambiando squadra fece un solo gol. Quindi un’annata negativa può capitare a chiunque. Questo non vuol dire che la passata sia stata una stagione negativa. Ho avuto al sensazione che ogni ragazzo non sia riuscito ad esprimersi al massimo. È come se abbiamo lasciato qualcosa al di fuori dello stadio. Non abbiamo messo all’interno dello spogliatoio tutte le qualità che avevamo a disposizione”.

Come cambia, se cambia e quanto cambia l’interpretazione del tuo ruolo senza la mezzala davanti…

“Cambia tanto perché tra un 4-3-3 e un 4-2-3-1 ci sono tante più soluzioni volte a portare la palla in avanti. C’è poi la coppia tra terzino ed esterno dove si creano spazi importanti. Con il 4-3-3 si è più statici”.

Come calci il pallone? Con quale parte del piede?

“Negli ultimi anni mi sono levato anch’io questo dubbio. Mi sono fatto delle auto riprese da dietro per capire se potevo anche migliorare il gesto. Prevalentemente calcio d’interno collo, quasi malleolo. Qualche volta decido se farla girare di più oppure cercare precisione e forza”.

All’inizio di carriera o nel settore giovanile hai occupato un altro ruolo?

“Nasco come esterno alto. Quando ero ragazzino giocavo ala. Già nei primi anni di Primavera a Pescara iniziai a fare il terzino ed ho sempre ricoperto questo ruolo. Solo un anno con Pagliari a Lancino ho fatto l’esterno alto nel 4-4-2. Da ragazzino mi allenavo nella vecchia Renato Curi con Grosso e siamo diventati amici lì. Mi piacerebbe chiudere la carriera giocando una partita da esterno alto a piede invertito – ride – a parte gli scherzi ho sempre preso il cambiamento di ruolo come un’opportunità. So benissimo che nella mia carriera mi è mancato qualcosa in termini di fisicità. Se avessi avuto qualche centimetro in più forse avrei avuto una carriera diversa così come se avessi forzato di più magari nelle giocate”.

Questa Ternana sa fare gol e sa pure non prenderli…

“Abbiamo un ottimo equilibrio. Non puoi pensare di fare una grande fase offensiva e poi difenderti in inferiorità numerica. Lucarelli cerca equilibrio. Va dato merito alle prestazioni di Defendi ma anche di Boben e Kontek che sono arrivati da poco. Suagher poi?. La difesa è avvantaggiata da questo potere che ha la squadra di creare occasioni da gol perché si gioca spesso nella metà campo avversaria. La fase difensiva parte anche dagli attaccanti che iniziano la pressione”.

Lucarelli tende sempre a sottolineare l’aspetto negativo per farvi restare sul pezzo…

“Il mister ha questa caratteristica che alla squadra serve. L’anno scorso dopo una o due prestazioni positive ci si sedeva. Il mister non lo fa solo per farlo vedere a voi ma ci martella ogni giorno. Per me è un bene. L’anno scorso non lo avevamo”.

Ternananews Redazione

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