Roberto De Giosa è uno dei doppi ex di Latina e Ternana. Il giocatore è stato intervistato dai colleghi di Tuttolatina.com proprio in vista dell'incontro di sabato:
Due promozioni consecutive, prima a Terni e poi a Latina. Che differenze ci sono tra le due annate?
L’unica differenza vera e propria è che una promozione l’abbiamo conquistata vincendo il campionato, l’altra attraverso i playoff, ma in entrambi i casi sono stati anni fantastici. A Terni arrivai l’otto agosto in ritiro ed eravamo in 14…Anche a Latina non eravamo partiti per vincere, però si è creato un bel gruppo, con bravi allenatori e si è fatto bene. Per quanto riguarda le piazze, Terni magari è più abituata a giocare campionati di B rispetto a Latina. Ricordo che all’inizio della stagione allo stadio venivano in 700, alla fine ce ne erano sempre più di 14.000.
Ti aspettavi una stagione così complicata per la Ternana, che era partita con ben altri obiettivi ad inizio anno?
No, non me l’aspettavo perché avevano preso ottimi giovani per la categoria e potevano puntare facilmente ai playoff. Quando le cose vanno male è difficile capire dove sia il problema, forse i giocatori non seguivano più Toscano, che io conosco molto bene. Io spero che riescano a salvarsi, non credo che avranno difficoltà ma in questa Serie B non si può mai dire.
Hai sentito qualcuno dei tuoi ex compagni a Latina? Pensavi che avrebbero potuto lottare per la promozione diretta?
Non pensavo che riuscissero ad arrivare fino a lì, le possibilità c’erano, ma con tante squadre forti che ci sono in Serie B è una cosa bella vedere il Latina così in alto. Penso che debbano giocarsela fino alla fine perché possono ancora arrivare secondi. Mi capita ancora di sentire Milani, Cottafava, Gerbo, sono tutti contenti perché è bello stare lassù. Ora ho sentito che ci sono dei malumori, tra i tifosi, per il pareggio di Castellammare, una partita che tutti davano già per vinta. Purtroppo ogni gara va giocata, nessuno regala niente. Capisco l’amarezza per l’occasione mancata, però bisogna rimanere coi piedi per terra, soprattutto vista la stagione fantastica che stanno facendo. All’andata perdemmo qualche partita di fila ed uscimmo anche dalla zona playoff, questo è un campionato difficile, equilibrato ed in questo finale può succedere di tutto. È normale che l’ambizione, soprattutto dopo il mercato di gennaio, sia quella di centrare come minimo i playoff, però occorre sempre ricordare che il Latina era partito per salvarsi ed ha già disputato una grande stagione.
Tiferai per una delle due squadre sabato?
Non tiferò, spero solo che sia una bella partita. Tiferei per il Latina perché vorrei vederla arrivare in Serie A e credo che possa arrivarci. Dall’altra parte la Ternana mi è rimasta nel cuore, è stata la mia prima promozione in B in carriera e spero che possano salvarsi.
Un bilancio della tua metà di stagione a Reggio Emilia? Il tuo futuro è ancora a Reggio?
Quando sono arrivato ho trovato tanti giovani, soprattutto nel reparto difensivo. Ho provato a dare una mano, portando la mia esperienza, poi sono successe tante cose, tra cui l’esonero dell’allenatore. La cosa positiva è che quest’anno, in Lega Pro, non ci sono retrocessioni, altrimenti ora staremmo parlando di playout. Spero che l’anno prossimo la società possa fare un campionato diverso, io ho un altro anno di contratto, vedremo quali sono i piani della dirigenza perché una città come Reggio Emilia merita di lottare per obiettivi più prestigiosi.
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