Litteri: “Eguagliato il record di gol con la Ternana. Batistua il mio idolo e Bonucci…uno spettacolo”
L'ex fera Gianluca Litteri sta vivendo una stagione straordinaria con il Cittadella. La redazione del sito di Gianlucadimarzio.com lo ha intervistato e Litteri ha parlto anche di Ternana: “Ho già eguagliato il mio record personale in B” esordisce Litteri.
Otto reti proprio come a Terni, stagione 12/13. Peccato che oggi sia l’8 novembre e che ci sia ancora un campionato intero da giocare. L'ex rossoverde parla anche dei gol e le sue dediche: “Una diversa quasi ad ogni gol. L’ultimo – il raddoppio contro la Salernitana – era per mio suocero Claudio. Gliel’avevo promesso da un po’, finalmente ce l’ho fatta”.
La maggior parte delle reti però sono per lei, Deborah. La sua fidanzata. “Giusto così! Stiamo insieme da sei anni". E insieme condividono anche il profilo Instagram, stessa user e stessa password. “Sono praticamente in ostaggio” scherza lui. Che poi svela. “E’ la mia prima tifosa. Viene a vedermi sempre allo stadio, non se ne perde una”.
Le origini di Gianluca Litteri sono marcate, tutte nel suo accento inconfondibile, timbro di voce unico. “La mia famiglia vive a Catania, ogni tanto sale a Cittadella, soprattutto i miei genitori. Tipo sabato scorso”.
Chi può meno è Marco Litteri, suo fratello. Ma solo per una questione di tempo o meglio dire passioni in comune:“Gioca a calcio pure lui! In Promozione, a Catania. Fa l’esterno d’attacco, è brevilineo. Fisicamente è diverso rispetto a me, molto più piccolino. Sinceramente quando posso vado a vederlo, mi piace. Abbiamo giocato spessissimo insieme, tra una squadretta e l’altra, anche perché c’è un solo anno di differenza tra noi. E poi non ti dico a casa, mamma diventava pazza. Di finestre ne abbiamo sfondate che metà basta… “.
Piedino delicato, insomma. Un po’ come quello di Bonucci. E che centra Bonucci, penserete. Di mezzo c’è l’Inter. Ce lo spiega Gianluca:. “Abbiamo condiviso due anni bellissimi in Primavera dove abbiamo vinto un Viareggio e un campionato. L’allenatore era Esposito, in squadra avevamo gente come Siligardi, Bolzoni, Biabiany. Leo è un tipo davvero simpatico, di Viterbo ma romanaccio dentro. Il piedino che aveva (ha) lui da difensore centrale… pff, uno spettacolo. Purtroppo non ci sentiamo più, ho perso il suo numero”.
Quello che non ha perso è la fame di gol. “Ti prenderesti al FantaB?” gli chiediamo. Gianluca replica, secco: “Certo! Adesso mi darei fiducia”. Ottima mossa, da buon fantaallenatore.
Scaramantico Gianluca non lo è. “Mi faccio solo il segno della croce quando entro in campo. Un rito”. Perché “sono religioso”. Tra i tanti tatuaggi ne spiccano due. “Il nome della mia ragazza, da una parte. E dei miei genitori dall’altra”.
Dal cassetto esce una maglia della Fiorentina, di Batistuta. “Era il mio idolo, lo amavo alla follia. Con quella maglietta ci giocavo sempre, ovunque”. Con questo Dj il Cittadella non smette di ballare. E sognare. Via di Lello Kawasaki, in loop. Ah no, tre minuti posson bastare.