La Ternana vola a Sassari portandosi dietro un bagaglio di buone notizie e qualche incertezza.

Cominciamo dalle prime: Capuano, capitano e regista del miglior reparto difensivo del girone ha rinnovato l’intesa con la Ternana, resterà in rossoverde fino al giugno del 2027. Altra notizia importante il recupero di due giocatori che in partenza avrebbero dovuto essere punti fermi degli undici di Abate. Tito e Aloi hanno recuperato. Il terzino che ha sempre giocato titolare era stato sostituito con profitto da Martella, l’acciacco del centrocampista aveva invece portato alla ribalta Corradini e dato chance importanti a De Boer visto che Damiani, dei tre infortunati, è l’unico lungodegente. Saranno in panchina probabilmente però, vederli lì già fa buonumore. Ancora notiziona da far suonare le campane a festa: Adalberto Grigioni, cresciuto nella Ternana e vissuto di fatto nella Lazio, torna ad essere l’allenatore dei portieri rossoverdi. Grande esperienza, titoli accumulati nel corso di una lunga carriera e la possibilità, per lui, di colmare un vuoto: non ha mai vinto un campionato. Coppe e coppette si ma campionati mai. “Fusse che fusse la vorda bona” recitava Nino Manfredi.

Ultima notizia il pagamento degli stipendi alla data del 16 ottobre, scoglio importante che fino ad agosto faceva venire i brividi nonostante il gran caldo. Notizia celebrata con tanta più enfasi delle altre pure importanti, appena citate. Una non notizia assurta a ruolo di bomba mediatica. E’ l’assurdo di questa stagione visto che pagare gli stipendi per qualsiasi azienda rientra nella normalità. Ma per la Ternana che si sentiva sull’orlo del baratro ha avuto un effetto completamente diverso. Ha certificato la promessa del presidente D’Alessandro, la prima formulata nel suo confronto con i giornalisti. La seconda ancora più importante “ho messo in sicurezza la stagione dei rossoverdi” può essere verificata soltanto vivendo.

E noi siamo ben decisi a vivere ancora per scoprire, giorno dopo giorno, il futuro di questa nostra bistrattata Ternana che si avviava al centenario tra mille problemi che la nuova proprietà afferma di aver dissolto, togliendo dalla testa dei calciatori ogni dubbio che non sia legato al campo. Quel campo che stavolta chiama la Ternana ad un confronto diretto, il primo della stagione visto che quello con il Pescara non sapevamo diventasse tale.

C’è da confrontarsi con la Torres, avversario di una vita fa contro il quale la Ternana non ha mai brillato particolarmente. L’ultima vittoria 66 anni fa e pure a tavolino. Poi pareggi e sconfitte con reti di personaggi che qui sono ancora osannati, gente come Marinai e Sciannimanico, tanto per farvi un’idea. Avversario celebrato da tutti come probabile protagonista perché alla struttura già solida di un anno fa ha aggiunto qualità e imprevedibilità con Varela. La classifica dice che viaggia veloce anche se non come la Ternana che si presenta con la difesa meno battuta e l’attacco più prolifico. Qualità da riproporre in campo per tornare ad allungare la striscia di vittorie consecutive. Fare il pieno contro una diretta rivale per la promozione sarebbe un fantastico propellente, una botta di autostima formidabile in un momento in cui il Pescara capolista sembra vincere col minimo sforzo: un golletto e via, tre punti in tasca. Tenerne il passo sarà fondamentale per testarne la consistenza sul lungo percorso. Verifica alla quale anche Abate e i suoi si stanno sottoponendo con successo: L’impresa in Sardegna varrebbe come un certificato di garanzia.

Sezione: Copertina / Data: Sab 19 ottobre 2024 alle 16:00
Autore: Massimo Laureti
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