Questa Ternana uscita dal cilindro di Bandecchi un anno fa e consegnata a Nicola Guida, all’inizio della sua seconda stagione è già in grado di scrivere un vero e proprio manuale: come complicarsi la vita. C’era già riuscita con un mezzo miracolo di equilibrismo l’anno scorso avviando una durissima, complicatissima e costosissima restaurazione al grido “gestione sostenibile”. Ha replicato quest’anno con un avvio scoppiettante. In rapida successione: retrocessione anche se per un solo punto, saluti all’allenatore, conferma del diesse e di nuovo taglio agli stipendi più onerosi, soprattutto dei giocatori al rientro dai prestiti. Ma evidentemente non bastava tutto questo. Così, a pochi giorni dal raduno, altro ribaltone: dentro il nuovo diggi con ampi poteri in sovrapposizione a quelli del diesse. Scontro tra i due, saluti tutt’altro che amichevoli tra Capozucca e Guida, stando alle grida che, c’è chi sostiene, si siano udite al di la dei muri di via della Bardesca. E tutto questo mentre altri dirigenti presentavano maglie e campagna abbonamenti.

La vogliamo definire confusione, pressappochismo, difficoltà gestionale per chi (il presidente) al calcio si è appena affacciato? In tutta onestà ci risulta complicato racchiudere tutto questo bailamme in una sola definizione.

Fatto è che ad oggi la Ternana ha un diesse che aspetta di firmare la risoluzione del contratto, un altro che aspetta l'ok per assumerne il ruolo (Carlo Mammarella, in bocca al lupo senza ironia) e un allenatore che, ovviamente, fra tanto baccano cerca di mantenere un po’ d’equilibrio. Abate è venuto perché si fidava di Capozucca e delle parole della società che gli ha promesso una squadra forte. Probabilmente aspetterà che la squadra forte venga confezionata, in caso contrario niente e nessuno gli negherà la possibilità di salutare la compagnia. Con le nuove regole, sfruttate un anno fa da Lucarelli e Andreazzoli, potrà comunque allenare ancora in Italia.

Ma visto il recente ribaltone avrà ancora fiducia in questa dirigenza rossoverde che, stando ai rumors, potrebbe perdere ancora un pezzo (D’Aniello) visto che il ruolo del diggi (Foresti) potrebbe entrare in conflitto anche con il suo. Ma di questo ancora non c’è certezza: verificheremo nei prossimi giorni. Quando la Ternana avrà cominciato la preparazione.

Già perché se qualcuno forse l’ha dimenticato (società) c’è una squadra da confezionare per partecipare ad un campionato che richiede una Ternana protagonista. Con quali giocatori è tutto da scoprire. Sarà la solita storia del risparmio ad ogni costo anche a rischio di replicare l’infausta stagione d’esordio della gestione Guida? Lo scopriremo vivendo. Ma con un’idea chiara in testa. Quel vecchio detto “semo nati per tribbolà” non è più di moda e non fa più nemmeno sorridere.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 13 luglio 2024 alle 15:00
Autore: Massimo Laureti
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